Pensiero del giorno

Pachamama, Madre Cosmica, madre del tempo e dello spazio, terra amata, madre sacra, madre amorosa. Tu sei l'amata Dea che ci tutela e che provvede a tutti Noi

martedì 29 novembre 2011

puma

ho sentito la tua forza e il tuo coraggio, la tua lealtà e la tua determinazione; mi sei stato vicino quando mille paure, mille domande mi confondevano... ma tu c'eri... camminavi accanto a me... sentivo il tuo respiro.. agile e silenzioso, potente e vigile, mi osservavi con la coda dell'occhio, mi vedevi, mi ascoltavi... una cosa sola insieme... per un attimo e poi hai ripreso la tua strada... nella libertà...

Nonno Fuoco



...camminare sul fuoco... quale meraviglia... e quanto rispetto per questo elemento così antico ... non c'è arroganza, non c'è sfida, ma tanta umiltà e ringraziamento!!
Il fuoco è nonno, nella sua saggezza, nell'essere ancestrale! il fuoco pulisce, il fuoco nutre, il fuoco ci parla di vite passate, il fuoco ci insegna a vivere nella verità!
Grazie Nonno Fuoco per avermi illuminato la via da percorrere, per essermi stato accanto nel dolore e nella paura. Grazie per avermi accolta nella mia totalità!

giovedì 13 ottobre 2011

il ciliegio triste

C'era una volta un ciliegio che camminava per il mondo. Gli alberi di solito se ne stanno con le radici ben piantate per terra e vederne uno cammina può fare una tale brutta impressione che, un minuto dopo, lo si è già dimenticato!
Così il ciliego aveva finito per pensare di essere invisibile e anche un po' triste.
Guardava gli altri alberi, che come lui a primavera si ricoprivano d' un bel manto rosa e perlaceo
e d'estate rosseggiavano di frutti succosi
e capiva che, diversamente da lui, avevano ben chiaro dove stare.
Piantate in fondo a conche accoglienti, conficcati sulle poppe di dolci colline, o sistemati in filari dritti e un po' improbabili (poco importa),
ognuno aveva il suo posto nel mondo.
Persino gli uccelli e le creature selvatiche diffidavano della sua presenza e
se un momento di distrazione consentiva loro di posarsi sui suoi rami,
al primo cenno d'instabilità scappavano speventati:
anche le creature dell'aria,
gli acrobati del bel cantopretendevano, per metter su famiglia,
l'affidabilità di un ramo quasi immobile!
Un giorno, anzi una notte di primavera,
quando le prime gemme portavano la promessa dei fiori e dei frutti
e lo facevano sentire più vivo che mai e più che mai prigioniero della sua esistenza senza pace, che non aveva scelto ma che nemmeno pensava diversa, riposava in un posto qualunque. Improvvisamente
sentì uno schianto che proveniva dal suo interno:
rimase immobile, paralizzato dalla paura, forse qualcosa dentro gli si era spezzato!
Abbagliato dalla musica celeste, con gli occhi nelle stelle,
sentiva le sue radici affondare e affondare.
come prolungamenti invisibili fendevano la terra indurita,
fino a raggiungere l'acqua salmastra, dall'altra parte del globo.
Non c'era bisogno di muoversi e non c'era bisogno di fermarsi:
dunque avrebbe voluto essere, c'era già.
Con questo sogno di felicità, s'addormentò beato.
Si risveglio che il sole era già alto nel cielo.
C'era una piccola casa vicino: la porta si dischiuse: "Guarda mamma!! E' cresciuto un ciliegio!!"
gridò raggiante un cucciolo d'uomo pieno di stupore.
"Ma certo", lo accarezzò la donna vicino a lui,
senza alzare lo sguardo.
di Miriam Zucchiatti
Milano, Aprile 2010

venerdì 7 ottobre 2011

TORNARE ALL'INTUITO E ALL'ISTINTO

nel nostro percorso di crescita tornare all'intuito e all'istinto significa tornare ad essere ciò che siamo, toglierci vincoli mentali e seguire ciò che ci dice la pancia, ciò che sente il nostro corpo e non ciò che ci induce la nostra mente a credere. siamo cresciuti in una società in cui solo ciò che la scienza dimostrava era reale svilendo tutto ciò che istituale.
l'autrice "si concentra su miti e fiabe, forme narravite del passato, che gli antichi ritenevano fondamentali in quanto foriere di verità universali..."
di Laura Mattavelli
I percorsi della natura istintiva e intuitiva
casa editrice Albatros

martedì 20 settembre 2011

ALBERO : ESPERIENZA CON L'ARGILLA AI GIARDINI DI PORTA VENEZIA

... nella natura è più facile per il nostro cuore aprirsi e lasciar fluire emozioni e sentimenti...
l'incontro con l'argilla sarà un momento di ri-scoperta di con-tatto e connessione con i nostri sensi e le nostre stesse radici: gli alberi, i loro colori, la loro energia, la terra, l'acqua del ruscello ci aiutano a incontrare anche in città il silenzio la stabilità l'equilibrio...
sabato 1 ottobre 2011 ore 10.45 alla MM di Palestro con me e Rita Spelta.
"...il modo in cui strutturiamo il più importante dei rapporti umani (senza il quale la nosrta specie non potrebbe continuare) ha un effetto profondo su tutte le nostre istituzioni, sui nostri valori e sul corso della nostra evoluzione culturale, determinando in particolare se essa sarà pacifica o bellicosa." da Il calice e la spada di Riane Eisler

venerdì 16 settembre 2011

Raku = Alchimia

La cottura raku è sempre una magia per chi la vede per la prima volta.
Un corpo incandescente che esce dal fuoco, brucia, cambia aspetto e colore, si trasforma... l'argilla perde e prende vita, diventa qualcos'altro... è trasformazione alchemica!!
Così anche noi siamo terra che si riscalda con l'energia della terra e del sole e dell'universo; bruciamo e ci trasformiamo, divenendo altro... divenendo vibrazioni, energia in movimento.

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IO

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giovedì 15 settembre 2011

Marija Gimbutas


Marija Gimbutas è stata una donna straordinaria: ha rivoluzionato l'archeologia, dimostrando che le prime società evolute culturalmente erano società pacifiche, in cui il potere veniva gestito dalle donne e dagli uomini nello stesso modo. La natura veniva rispettata, spiritualità significava essere in connessione con Madre Terra, Madre Acqua, Madre Fuoco e Madre Aria. Le donne attraverso l'amore per le piante avevano scoperto l'agricoltura; erono guaritrici, erano ceramiste, perchè usavano la terra per fare ciotole per mangiare, e statuette per celebrare la Madre Terra. Le donne e gli uomini erono in connessione con la Natura che li circondava, celebravano le stagioni con canti e balli.
La Dea, come Madre, come Generatrice, come portatrice di vita e di morte, come Dea della Trasformazione e della Trascendenza. Marija Gimbutas ha potuto provare tutto ciò e tutto ciò che dobbiamo fare noi è riscoprire quel legame con la natura, con il divino, con Madre Terra, con la Dea.

...lasciamo fare alle mani

conoscere la vita attraverso il tocco... toccare, accarezzare, sentire con le mani, con i polpastrelli, con il dorso della mano, chiudere gli occhi e lasciare che le mani percepiscano... spegnere la mente, lasciare libero il cuore e immergersi in un viaggio di piacere
... argilla... se l'ascoltiamo, se lasciamo che siano le nostre mani a creare, a fare senza che la mente controlli il nostro operato, ci porta a vivere un viaggio meraviglioso...
entriamo in mondi lontani, in vite passate, scopriamo un mondo che non pensavamo di
conoscere; lasciamo che le mani ricordino ciò che siamo state e ritroviamo noi stesse. la Dea che è in noi si materializza nell'argilla, essa ci fa da specchio, guardando lei vediamo noi stesse: riscopriamo il nostro il corpo, le nostre forme; toccando lei tocchiamo noi stesse; toccando noi stesse tocchiamo lei!!

martedì 13 settembre 2011

Seminario Argilla e Sacro femminile 2011

da qualche anno io e Anna Pirera del Cerchio della luna teniamo dei seminari per sole donne.
Usiamo l'argilla, la terra, per riscoprire quelle parti di noi che sono a volte sopite, che non vogliamo vedere o che abbiamo semplicemente dimenticato che esistono. come racconta l'archeologa e linguista Marija Gimbutas le donne hanno da sempre lavorato l'argilla per produrre ciotole per mangiare, ma sopratutto hanno creato piccole statuette per celebrare la Madre Terra: colei che ci dà nutrimento. Le statuette di terracotta venivano posizionate sotto le case perchè proteggessero chi vi abitava all'interno, venivano portate con sè, perchè ogni occasione era buona per chiedere aiuto o ringraziare la Dea per la sua protezione. 
La Dea era ed è l'immagine figurata della Natura, con le sue Acque, le sue Terre, i suoi Venti, è l'Energia che tiene insieme il Tutto; è colei che sta in Noi e con Noi.
Per le Donne sopratutto ritrovare questo legame con la Dea, significa ritrovare il legame con se stesse, con quella parte selvaggia e saggia allo stesso tempo che è in noi. Attraverso le immagine delle Dee vediamo sfacettature di noi stessi, dalla Dea Kali per passare alla Dea Yemanya fino alla più eterica Aine.

L'argilla in tutto questo ci aiuta a ritrovare questo legame con la Dea, a riscoprire il nostro corpo, a lasciare andare le mani...




Dove eravamo rimasti...

quanti incontri, quante esperienze ho fatto da quando è nato questo blog. Lo avevo accantonato, messo da parte, ma adesso settembre 2011 mi è tornata la voglia di raccontare di me, di condividere, di far conoscere e chissà di incontrare altri esseri che come me sono in cammino per conoscere se stessi atttraverso la vita...
e così iniziamo subito...
vi racconto cosa ho fatto pochi giorni fa...

martedì 18 novembre 2008

lunedì 20 ottobre 2008

Ashes

"Ashes" è uno spettacolo creato e presentato per la prima volta a Milano al The Bag nell'estate del 2006 con Sofia Giliberti, Deborah Liebe, Manuela Maja Mariani e Tommaso Negri.

martedì 7 ottobre 2008

Medusa

Medusa è selvaggia, serena ed apollinea, Medusa è dionisiaca. Medusa ha il potere di trasformare, ella è il guardiano di un limite che non si può superare senza subire una trasformazione; Medusa è la dea che pietrifica ma non distrugge; Medusa ci impone di fermarci quando entriamo in una nuova fase.